Bando Regionale – Definizione delle problematiche di accesso agli argini ed elenco degli scarichi nei corpi idrici nel territorio di competenza della P.A.B.A.T.
Il problema dell’accesso agli argini per esercitare la pesca è un tema molto sentito ed è stato sviluppato in un convegno svoltosi a Montecchio Maggiore nel novembre 2008 dal titolo “Andar per fiumi”.
Questa problematica sta diventando sempre più pesante e sempre più spesso limita fortemente l’attività del pescatore. In particolare per molte Concessioni, che gravitano su fiumi/canali scorrenti in zone densamente abitate, sta diventando sempre più un grave problema la difficoltà di accesso ai luoghi di pesca.
Sempre più spesso infatti si trovano le rive chiuse da barriere artificiali, che in molti casi (abbiamo la netta sensazione che siano la maggioranza) sono senz’altro degli abusi.
I pescatori chiedono sia fatta valere la regolamentazione già esistente per l’accesso ai luoghi di pesca: questo senza ledere diritti altrui e senza arrecare danno alle colture, ma nel contempo dando la possibilità di poter esercitare la pesca, per la qual cosa pagano un’imposta regionale.
Descrizione degli obiettivi perseguiti dal progetto
Il progetto prevede in via sperimentale la mappatura sull’intero territorio della Concessione di pesca della PABAT delle diverse problematiche che precludono l’accesso agli argini per lo svolgimento delle attività di pesca.
I dati saranno raccolti con indagini speditive in loco, documentati ove possibile con immagini fotografiche e catalogati in banche dati elettroniche.
Poiché molto spesso la preclusione al passaggio sugli argini e sulle rive allontana alla vista delle persone l’esistenza di opere abusive o scarichi non autorizzati, nei sopralluoghi verranno rilevati e mappati con GPS gli scarichi di reflui che insistono sui corpi idrici (almeno i principali) in modo da poterne verificare la liceità ed eventualmente proporre la denuncia alle autorità.
Sarà realizzato un GIS cartografico con la georeferenziazione del reticolo idrografico superficiale, delle problematiche relative all’accesso agli argini, dell’ubicazione dei principali scarichi che vanno ad intercettare i corsi d’acqua e delle eventuali emergenze ambientali rilevate. In questo modo viene rafforzata anche la funzione di presidio ambientale svolta dall’associazione PABAT nei confronti del territorio e dell’ambiente che purtroppo è soggetto a continue aggressioni da parte dell’uomo.
Il progetto si propone come indagine sperimentale da esportare e sviluppare anche in altre porzioni del territorio all’interno delle Associazioni facenti parte del COVEAPEDI e funge da supporto tecnico conoscitivo per la formulazione di una strategia operativa con la finalità di individuare e risolvere le cause che determinano la negazione dell’accesso ai pescatori.
Descrizione analitica delle attività previste dal progetto
Le attività previste sono relative alla organizzazione delle uscite sul campo per il rilevamento dei dati, alla raccolta dei dati storici e bibliografici sul reticolo idrografico inerenti il tema del progetto, alla raccolta di dati ambientali e fotografici (anche con barche) sul reticolo idrografico, alla implementazione della banca dati, alla realizzazione del GIS interattivo, alla formulazione di proposte operative mirate alla risoluzione delle emergenze più significative.
Informazione sul gruppo di lavoro coinvolto nel progetto
- Rag. Benito Donagemma, Presidente PABAT e COVEAPEDI: coordinamento del progetto
- Collaboratori PABAT: sopralluoghi e rilievi
- Aquaprogram srl: sopralluoghi, gestione dati e GIS
- Amministrazione Provinciale di Vicenza: assistenza tecnica al progetto
- Studio Ing. Giuseppe Baldo: supporto tecnico- idraulico