Una campagna di studi che si è protratta dal 2005 al 2007 ha portato alla definizione del primo indice di alterazione ambientale da metalli in traccia per il bacino del Fiume Bacchiglione basato su trapianti di muschi acquatici (moss bags).
La definizione dell’”Indice Palladio” è il risultato di un progetto di ricerca triennale promosso da Università di Trieste, Amministrazione Provinciale di Vicenza ed ARPAV, con il supporto delle Associazioni dei Pescatori dei Bacini del Brenta, del Bacchiglione (PABAT e Concessione Zona B) e dell’Astico-Leogra.
Lo studio, che ha coinvolto parecchi corsi d’acqua (Posina, Astico, Tesina, Leogra, Timonchio, Bacchiglione, Retrone e più marginalmente Chiavone Bianco, Rio Freddo e Zara) afferenti al bacino del Bacchiglione, ha permesso di ottenere importanti e diversificate informazioni sullo stato delle nostre acque.
Il successo di questo tipo di biomonitoraggio è stato tale che dal 2009 l’Amministrazione Provinciale di Vicenza, ARPAV e diversi Comuni lo hanno adottato in oltre 50 stazioni a presidio permanente di torrenti, fiumi e rogge.
Si ringrazia il dott. Mattia Cesa dell’Università di Trieste per aver messo a disposizione dei lettori l’interessante articolo, liberamente scaricabile.