Esempio di corso d’acqua non accessibile per la presenza di opere in fascia di rispetto
Il problema dell’accessibilità (ed eventuale transitabilità) agli argini è un tema annoso e molto complesso, che coinvolge in maniera diversa privati cittadini e pubbliche associazioni, come pure le Amministrazioni e gli Enti competenti alla gestione dei corsi d’acqua.
Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Veneto, P.A.B.A.T. in collaborazione con Aequa Engineering e Aquaprogram, è coinvolta in prima linea in uno studio pilota il cui primo obiettivo è quello di raccogliere le normative vigenti in materia di accessibilità agli argini ed alle sponde dei canali.
La fase successiva tenderà a verificare “diritti e doveri” dei diversi soggetti (pubblici e privati) interessati, anche perché, a seconda del punto di vista, l’interpretazione delle numerose normative esistenti in materia può variare.
Una volta che lo studio sarà concluso, si avranno a disposizione degli strumenti (mappatura dei tratti fluviali sui quali risulta possibile l’esercizio della pesca, analisi specifica delle opere edilizie che non consentono l’accessibilità e la transitabilità lungo i suddetti ambiti, individuazione delle proprietà catastali, verifica di eventuali titoli abilitativi, segnalazione alle autorità competenti, ecc.) e delle proposte (ad esempio la realizzazione di percorsi naturalistici oppure di piste ciclopedonali lungo le aste fluviali) che si spera permetteranno di ripristinare l’accessibilità agli argini/sponde fluviali, la messa in sicurezza degli stessi e la fruizione, anche ai non pescatori, dei corsi d’acqua.
Il progetto sarà finanziato con fondi del 2010 della Regione Veneto Assessorato Pesca e Acquacoltura.
Autore relazione: Aequa engineering srl – Spinea (VE)
Coordinamento del progetto: Aquaprogram srl – Vicenza
Di seguito è possibile effettuare il download di due distinti documenti.
Nel primo sono descritte nel dettaglio (anche grazie a parecchie immagini esplicative) ma in forma generale, le problematiche affrontate nello studio.
Nel secondo invece si fa riferimento a quanto emerso e documentato durante le uscite ricognitive effettuate lungo i corsi d’acqua in concessione.
I vari tipi di impedimento all’accesso agli argini e alle acque sono stati catalogati e censiti; immagini e tabelle riassuntive illustrano e descrivono con chiarezza le varie problematiche.
